Un libro che mi ha catturato dall'inizio alla fine, risucchiandomi nel tunnel delle "top five". Il protagonista, infatti, ha una passione smisurata per la musica e il vinile, che va al di là del suo lavoro nel minuscolo negozio di dischi che gestisce. Tra una classifica e l'altra (dischi preferiti, libri preferiti di tutti i tempi, film in versione originale sottotitolata, ecc.), Nick Hornby racconta i tormenti amorosi di Rob, partendo dalle cinque donne che maggiormente lo hanno fatto soffrire, passando per le passioni, i sogni e le illusioni che accomunano i trentenni di oggi.
Dal romanzo è stato tratto anche un film (del 2000), dal titolo omonimo, con John Cusack, un inimitabile Jack Black e un improbabile Tim Robbins. Ovviamente il film ha un approccio diverso, più "visivo", focalizzando l'attenzione sui punti salienti della storia di Rob e sulle gag in cui è protagonista Black. Il romanzo, invece, è più dettagliato, introspettivo e davvero piacevole, nonostante abbia visto prima la versione cinematografica.
E' il romanzo con cui Hornby ha dato il via al filone della narrativa che ha per protagonisti gli uomini, con le loro fragilità ed incoerenze. Fabio Volo non s'è inventato nulla.
Autore: Hornby, Nick
Titolo: Alta fedeltà
Edizione: 20
Pubblicazione: Parma, Guanda, 2009
Collezione: Narratori della fenice
"...Un momento dopo [...] s'infilava nella tana dietro di lui: non le venne neppure in mente di chiedersi come avrebbe poi fatto a uscire da quel posto. Per un tratto la tana era diritta come una galleria, poi sprofondava all'improvviso, ma così all'improvviso, che [...] non fece neppure in tempo a pensare che era meglio fermarsi, perché si trovò subito a sprofondare lungo quella specie di pozzo veramente profondo." [L. Carrol, "Alice nel Paese delle Meraviglie"]
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martedì 9 novembre 2010
Alta fedeltà
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