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lunedì 30 maggio 2011

Il processo

Un romanzo incompiuto di Kafka, pubblicato postumo nel 1925, che si presta alle più svariate interpretazioni.
Josef K. si ritrova ad essere accusato e messo sotto processo per qualcosa che non sa neanche lui di aver commesso. La vicenda si spinge al limite del surreale: nessuno gli spiega come stanno le cose, l'unico interrogatorio a cui viene sottoposto avviene in maniera molto superficiale e tutti sembrano essere a conoscenza di questo processo tranne lui. Si rivolgerà ad un avvocato, che si riempie la bocca di tanta giurisprudenza e false speranze, ma poi lo licenzierà perché convinto che l'uomo di legge non s'impegni a sufficienza nella causa.
Il protagonista (K, alter ego di Kafka?) ha una personalità così mediocre che quasi irrita il lettore: sin dall'inizio accetta quasi passivamente la sua condizione di processato e poco o nulla fa per dimostrare la sua innocenza.
L'autore, poi, si sofferma anche sul rapporto di K. con le donne, le quali evidentemente lo trovano interessante e cercano di sedurlo, promettendogli di aiutarlo con il suo processo. Una spiegazione, probabilemente, la darà l'avvocato, riferendosi alla sua cameriera: "Quando ci si fa l'occhio si nota che gli accusati sono spesso veramentemolto belli. [...] Non può essere la colpa a farli belli perché [...] non tutti sono colpevoli, né può essere già la giusta punizione a renderli belli, perché non tutti vengono puniti, dunque può dipendere soltanto dal procedimento iniziato contro di loro, che in certo qual modo si attacca loro addosso".
Assurdi incontri lo porteranno a chiudersi sempre in sé stesso (il pittore, il sacerdote, l'industriale), convincendosi che questo processo non potrà mai essere vinto, come se fosse una lotta contro i mulini a vento.
Essendo un'opera incompiuta (Kafka non voleva neanche pubblicarlo) si possono notare alcuni buchi nella trama, contraddizioni e temi che non vengono sviluppati in maniera lineare. In appendice, poi, sono riportati alcuni capitoli incompiuti, frammenti e passi eliminati dall'autore.
Ciononostante l'ho trovato un romanzo molto appassionante, che mi ha trasmesso anche una certa apprensione nei confronti di K., soprattutto nei momenti in cui si scontrava con la burocrazia giudiziaria, la quale non gli dava modo di addentrarsi nei procedimenti che (forse) lo avrebbero aiutato a far luce sul mistero del suo processo.

Autore: Kafka, Franz
Titolo: Il processo
Pubblicazione: Milano, Mondadori, 1988
Collezione: Oscar Classici Moderni

Referendum 2011: una scelta consapevole

Nonostante le critiche e i tentativi di boicottaggio, ci stiamo avvicinando sempre più al fatidico referendum del 12-13 giugno. È impressionante constatare come molte persone (di tutte le età) non siano ancora adeguatamente informate sulle questioni che ci verranno poste. Per questo motivo credo sia giunto il momento di fare un po’ il punto della situazione, addentrandoci quel tanto che basta nella giungla dei quesiti referendari, non sempre molto comprensibili. Ricordiamoci, inoltre, che questo sarà un referendum abrogativo, per cui ci chiederanno di sopprimere in parte o totalmente leggi esistenti.
Ecco, dunque, una breve guida per non perdersi nei meandri della cabina elettorale.
I primi due quesiti sono strettamente collegati tra loro e riguardano la privatizzazione dell’acqua (affidamento e gestione dei servizi pubblici a privati e relative tariffe da applicare). Rispondendo SI dichiariamo che vogliamo che l’acqua resti un bene pubblico, di cui può usufruire anche chi non può permettersi di pagarla. 
Ed eccoci di fronte alla domanda più controversa: quella sul nucleare. In seguito ai tragici eventi che hanno visto il Giappone come protagonista, il governo ha deciso di congelare il referendum sul nucleare in modo da poter  riproporre l’argomento fra qualche anno. A tal proposito siamo in attesa che si pronunci la Cassazione, la quale stabilirà se dovremo rispondere o meno al quesito. In parole semplici ci chiederanno se attualmente è ancora necessario costruire in Italia 13 centrali nucleari per avere fonti di energia o è possibile trovare un sistema di approvvigionamento alternativo (eolico, fotovoltaico, ecc.)? Con un bel SI ci dichiariamo favorevoli allo sviluppo delle energie rinnovabili.
Il quarto quesito, infine, è sul legittimo impedimento, una legge licenziata dal Parlamento tra febbraio e aprile 2010 e corretta dalla Corte costituzionale a gennaio 2011 che, per 18 mesi dall'approvazione, permette al Presidente del Consiglio e alle alte cariche dello stato di non recarsi in tribunale a causa degli impegni di governo. Apponendo una X sul SI dichiariamo di volere che anche i ministri imputati e il premier rispettino le leggi esattamente come noi.
Non è poi così difficile, vero? Si tratta di contrassegnare le schede con quattro SI, tenendo presente che il referendum è una delle rare occasioni in cui si chiede al popolo di esprimere la propria opinione, la quale sarà presa in considerazione solo nel caso in cui si raggiunga il quorum (50% + 1 dell’elettorato attivo). 
Siamo chiamati in prima persona a rispondere di argomenti che ci toccano da molto vicino: non lasciamoci sfuggire quest’occasione di fare la differenza!

(articolo scritto per Il Sassolino puntoit)