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mercoledì 17 novembre 2010

I giorni felici

I giorni felici è l'esempio lampante di come a volte un romanzo possa essere già pronto per essere portato sul piccolo schermo. L'autrice è Teresa Ciabatti, scrittrice e sceneggiatrice cinematografica (ha scritto, ad esempio, la sceneggiatura di Tre Metri Sopra il Cielo), per cui nel leggere il libro si ha la sensazione di "guardare" una vera e propria fiction televisiva, "una Happy Days all'italiana, come viene definita sulla stessa copertina.
La protagonista è Sabrina Mannucci, bambina di sei anni, ritenuta un'énfant prodige soprattutto dal padre, il quale tenta in tutti i modi di far emegere le doti artistiche della figlia. Per lui, inoltre, Sabrina è la preferita e non ne fa mistero con gli altri due figli, Barbara e Roberto.
Evento cruciale per Sabrina sarà. infatti, la partecipazione allo Zecchino d'Oro, trasmissione che già aveva dato un certo rilievo a Valter Brugiolo (Popoff), Vincenza Pastorelli (Volevo un gatto nero) e Cristina D'Avena (Il Valzer del moscerino).
Dall'infanzia di Sabrina si fa un passo in avanti di trent'anni, dove tutta la famiglia è riunita attorno al padre che sta morendo di cancro.
Il clima è molto teso, soprattutto tra Sabrina e i suoi fratelli.
Attraverso una serie di flashback collocati adeguatamente, si scoprono gli scheletri nell'armadio che hanno portato alla rottura di tale rapporto. Per i tre figli, ormai adulti, è il momento di fare un bilancio, in particolare per Sabrina, la "Shirley Temple italiana".
Interessanti le biografie relative ai vari personaggi (famosi e non), poste di volta in volta alla fine di ogni capitolo man mano che vengono nominati.
Sono tutti "bambini prodigio" o comunque ragazzini che, per un motivo o per un altro, sono stati protagonisti di fatti di cronaca piuttosto rilevanti, il cui futuro non è stato propriamente roseo. Per citarne qualcuno: Shirley Temple; Andrea Balestri, il protagonista della serie Tv Pinocchio di Comencini; Gary Kasparov, il quale sin da giovanissimo vince diversi campionati di scacchi; Francesco e Salvatore Pappalardi, i tristemente noti fratellini di Gravina.
Il romanzo è intriso di dialoghi molto naturali e scorrevoli ed è tenero e crudele allo stesso tempo. Tenero per quanto riguarda le descrizioni dei ricordi dei protagonisti; crudele perché va a scavare nel più profondo dell'animo umano, dove (a discapito dei sogni) emerge solo la nuda e cruda realtà.
Senza voler rivelare nulla di più su questo appassionante romanzo, in cui fiction e cronaca, vita e televisione, menzogna e verità si uniscono e convivono quasi perfettamente, posso consigliare questo libro perché il complesso intreccio narrativo è così ben strutturato da rendere la lettura davvero piacevole e il lettore resta incollato alle pagine fino al colpo di scena finale.

Autore: Ciabatti, Teresa
Titolo: I giorni felici
Edizione: 2
Pubblicazione: Milano, Mondadori, 2008
Collezione: Strade Blu

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