Non ci crederete, ma un libro che ha cambiato il mio modo di vedere la realtà (matematica, s'intende) è Il mago dei numeri. Mentre lo leggevo pensavo che se mi avessero insegnato in questo modo la matematica, molto probabilmente non l'avrei guardata sempre con sospetto e circospezione, con associato senso di nausea e capogiro in caso di calcoli "complicati"! Un po' come accade a Roberto, il protagonista del romanzo, il quale si sente male al sol pensiero di dover risolvere problemi aritmetici. E, infatti, non è sereno: di notte sogna di scivolare giù per uno scivolo senza fine, oppure di essere inghiottito da un pesce gigante. Finché una notte non sogna un omino che si presenta a lui come il Mago dei Numeri. Da quel momento per Roberto si aprirà un mondo nuovo, in cui toccherà con mano le meraviglie della matematica, a partire dal concetto di unità fino ad arrivare all'algoritmo del simplesso, passando per il Triangolo di Sierpinski e la Successione di Fibonacci. Nel testo vengono chiariti in modo molto semplice e pratico cosa sono gli assiomi, i fattoriali, le radici quadrate, e così via. In alcuni casi l'autore si prende la licenza di rendere più simpatici i nomi, per rendere più semplice la memorizzazione: Bonaccione sta per Fibonacci, tirare fuori la rapa o saltellare all'indietro indica l'estrazione di radice quadrata e i numeri prìncipi sono i numeri primi. Comodissimo l'Elenco persone e oggetti smarriti (ovvero l'indice analitico) posto alla fine del libro. Accattivanti ed estremamente chiare le illustrazioni, che aiutano a comprendere ancora meglio i concetti di volta in volta presentati dal Mago.
Consiglio questo romanzo a tutti coloro i quali non sentono di avere un buon rapporto con la matematica, perché in tal modo avranno la possibilità di rivedere le proprie convinzioni; d'altro canto, lo suggerisco anche a chi non ha di questi problemi così che possa scoprire nuovi percorsi e amare ancora di più i numeri.
Autore: Enzensberger, Hans M.
Titolo: Il Mago dei Numeri
Edizione: 16
Pubblicazione: Torino, Einaudi, 1997
Collezione: Super ET
"...Un momento dopo [...] s'infilava nella tana dietro di lui: non le venne neppure in mente di chiedersi come avrebbe poi fatto a uscire da quel posto. Per un tratto la tana era diritta come una galleria, poi sprofondava all'improvviso, ma così all'improvviso, che [...] non fece neppure in tempo a pensare che era meglio fermarsi, perché si trovò subito a sprofondare lungo quella specie di pozzo veramente profondo." [L. Carrol, "Alice nel Paese delle Meraviglie"]
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giovedì 28 aprile 2011
Il mago dei numeri
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l'ho letto anche io da grande, ma non faccio testo: credo di aver imparato a contare prima di imparare a leggere XD
RispondiEliminano no! io sempre stata più umanistica che scientifica! ;)
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