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giovedì 9 settembre 2010

Chi ha orecchie per intendere...

Mi domando: se ho un problema e so che dall'altra parte del muro c'è qualcuno messo lì appositamente per risolvere le questioni che gli vengono poste, ma questo qualcuno non risponde perché è impegnato a parlare di aria fritta, come mi comporto? Comincio a bussare contro il muro. Nessuna risposta. Dall'altra parte sento voci che si accavallano le une sulle altre. Busso più forte. Le voci si fanno molteplici e sempre più forti, ma nessuno si cura di andare a vedere chi è che bussa contro il muro (posto che qualcuno si sia accorto della mia presenza). Idea: provo a scavalcare il muro. Ma non ho con me i mezzi per farlo: niente corde, niente appigli, niente di niente. Allora resto a guardare per un po' il muro, mentre dall'interno provengono voci sempre più confuse e urlanti. Vedo una finestra. Un sasso per terra. Finestra. Sasso. Lancio il sasso verso la finestra: se rompo il vetro, qualcuno si accorgerà della mia presenza e magari si affaccerà per sapere cosa voglio e forse mi aiuterà! Lancio. Vetro infranto. Silenzio totale. A un tratto, una testa fa capolino. Mi squadra da capo a piedi, mentre speranzosa aspetto che mi chieda cosa desidero. La testa rientra e l'unica cosa che riesco a percepire è il frastuono proveniente dall'interno. Stanno discutendo animatamente di quello che è successo: un vandalo, un pazzo, ha frantumato in mille pezzi questo vetro, senza un motivo fondato! Non possiamo neanche più stare al sicuro rinchiusi nel nostro palazzo! La violenza sta raggiungendo livelli inauditi! L'odio pervade le strade!

Ecco: questa, secondo me, è la metafora della politica di oggi. Il popolo continua a mandare messaggi di S.O.S. in maniera civile e pacifica (anche se credo che uno Stato non dovrebbe mai ridurre i suoi cittadini allo sciopero della fame per far valere i propri diritti), ma la classe politica (sia il Governo che l'opposizione) è sorda, non dialoga con le persone che li ha votati. Ed è così che si incentivano la violenza e gli attacchi impropri, diventando un muro di gomma, contro il quale le nostre parole (vuote) rimbalzano all'infinito.
Loro si indignano per le manifestazioni di dissenzo (alcune sbagliate, certo). Ma noi quand'è che cominciamo ad indignarci davvero?

4 commenti:

  1. Metafora stupenda o.o davvero, è incredibile! Rende molto bene l'idea! Comunque la mia idea della politica è sempre stata questa: gente a cui non importa del popolo e dei loro problemi...tanto i politici il posto fisso ce l'hanno e i soldi pure! Più di belle e false parole non spendono...sarò ancora inesperta, e non ci capisco neanche tanto di politica, ma dai giornali e dalle voci che sento da chi mi sta intorno ormai la mia idea è questa

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  2. Non ti preoccupare: non bisogna essere tanto esperti per capire che la situazione politica attuale sta andando letteralmente a rotoli... :)

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  3. Ben detto Anto! la nostra politica sta veramente andando a rotoli, tanto che mi vergogno quasi a dire che ho studiato scienze politiche perche' tutto quello che abbiamo studiato non ci aiuta minimamente a spiegare quello che succede ai nostri politici e al nostro governo! comunque la metafora che hai usato e' stato veramente geniale! complimenti!

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  4. e grazie! :D sarà che ultimamente mi sento così avvilita per questo stato di precarietà in cui siamo costretti a vivere, che l'immagine descritta è venuta da sé!

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