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mercoledì 12 gennaio 2011

La neve se ne frega

Nonostante il libro abbia un retrogusto orwelliano, con un pizzico di "Mondo Nuovo" di Huxley, Luciano Ligabue ha saputo renderlo originale puntando su un aspetto poco o per nulla sviluppato nei due romanzi appena citati: l'amore. I protagonisti di "La neve se ne frega", infatti, vivono in un mondo asettico, dove tutto è prestabilito dal Piano Vidor, a partire dalla nascita (che corrisponde alla nostra vecchiaia) al lavoro, fino all'assegnazione di un certo numero di adulteri per coppia. Non esistono più malattie, il tasso di suicidi è pressoché azzerato, gli abitanti sono controllati costantemente dalle microcamere e la vita trascorre senza scossoni particolari. O almeno così sembra. Perché la natura umana, nella sua "imperfezione", non la si può controllare totalmente, e l'uomo con le sue passioni spesso può contrastare la razionalità.
Il romanzo è una sorta di diario, in cui Difo (il protagonista) si racconta, descrive il rapporto di passione e reciproca stima con la propria compagna Natura (anche lei assegnatagli dal Piano), le sue perplessità riguardo al funzionamento del Sistema in cui vivono...
Un romanzo brillante, che non annoia, anzi: poteva essere sviluppato ulteriormente, arricchendo la trama di ulteriori dettagli per sciogliere quei dubbi che comunque alla fine della storia narrata restano insoluti.

Autore: Ligabue, Luciano
Titolo: La neve se ne frega
Edizione: 5
Pubblicazione: Milano, Felrinelli, 2007
Collezione: Universale Economica

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